DISEGNARE L’UTOPIA
Per Appiam ’16
Appia Antica, Roma
9-25 settembre 2016

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robertapugno

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“L’arte reinventa l’Utopia” titola il magnifico articolo che il Corriere della Sera dedica oggi alla inaugurazione di PER APPIAM ’16.
Infatti, è così. L’arte è l’attività umana più vicina all’utopia.
Paul Klee diceva che l’arte non è rappresentazione del reale, ma è “rendere visibile l’invisibile”.
Ecco, è l’invisibile, è il non materiale (che deve essere ricreato e realizzato) il centro sia dell’arte che dell’utopia.
Perché l’arte dà, deve dare immagini alle realtà più profonde e universali: gli affetti, la tensione alla conoscenza, la ricerca della bellezza, la spinta alla trasformazione, le crisi, grandi o piccole, il superamento delle crisi, la certezza, l’incertezza, il rapporto, la separazione… la vitalità! Quella che Picasso chiama gioia di vivere, che non si sa cosa sia, ma è quella per cui appunto… noi, viviamo.
Certo, c’è chi ha dato sapientemente e genialmente il nome a queste realtà che non si vedono, ma che sono così reali e potenti da farci muovere, scegliere, rifiutare, amare… Parole nuove di una immensa scoperta.
Ma… tornando a noi: nel nostro piccolo con le immagini, così come i poeti con le parole, lo rincorriamo, questo mondo interno, e qui, con DISEGNARE L’UTOPIA, lo facciamo…  controcorrente. Perchè accanto alla espressione di ciascuno di noi con la sua assoluta originalità, sta l’immagine complessiva di tutti, una grande composizione di energia: la libertà e il rapporto stanno insieme.

Roberta Pugno, dalla presentazione della mostra

 

L’oro…

 Immagine densa  Colore irresistibile

Nei sogni allude al desiderio  L’altro come diverso da sé

 Gli altri come utopia?

 

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COMUNICATO STAMPA

RASSEGNA STAMPA

 

VIDEO

video realizzato da Cristian Rossi