Vita rilucente Giordano Bruno

VILLA PICCOLOMINI

ROMA
settembre – ottobre 2005

GraficArt. Formia

presentazione
Antonio Di Micco

RASSEGNA STAMPA

 

RealtaoriginariaLATINA OGGI  12 settembre 2005
La sua creatività nell’ambito della rassegna dedicata a Giordano Bruno a Villa Piccolomini. L’ARTE DI ROBERTA PUGNO.

Abbiamo avuto modo di apprezzarla in diverse occasioni nel capoluogo pontino. La mente va subito alla mostra “La terra l’acqua l’uomo”, ospitata presso il Palazzo della Cultura e poi ancora, nel 2003, negli spazi di Aspasia che ospitò l’esposizione «Gilgamesh che vide ogni cosa» . Nei prossimi giorni Roberta Pugno è protagonista a Villa Piccolomini, sulla via Aurelia Antica, nella Capitale, dove dal 15 settembre al 30 ottobre si svolgerà una rassegna di ampio respiro. Federlazio Latina, imprenditori locali e sostenitori dell’arte sono scesi in campo per sostenere la manifestazione incentrata sulla figura di Giordano Bruno. Il «contenitore» verrà presentato alla stampa giovedì prossimo, alle ore 12 insieme al catalogo della mostra «Le immagini del rifiuto». Molte delle composizioni realizzate negli ultimi anni da Roberta Pugno sono dedicate proprio a Giordano Bruno e vanno inquadrate in un percorso di ricerca che si basa sull’approfondimento costante di temi della vita, in un legame in cui si ritrovano storia, letteratura e filosofia. Nata a Bolzano, laureata in Lettere e Filosofia, Roberta Pugno per motivi di lavoro da alcuni anni si è trasferita nella Capitale dove ha esposto in gallerie private, in librerie o presso enti pubblici. Apprezzati i suoi cicli pittorici sugli sciamani, sugli eroi di confine, sul mito di Gilgamesh ma anche sugli eroi dell’Orlando Furioso fino al più recente itinerario incentrato su Giordano Bruno e su una…«filosofia geniale che rivoluzionò la visione del mondo».   Red.

IL TERRITORIO  15 settembre 2005

GIORDANO BRUNO E IL ‘500. Vita rilucente, è questo il tema della mostra che si inaugura oggi a Villa Piccolomini sull’Aurelia Antica

VITA RILUCENTE GIORDANO BRUNO E IL ‘500, questo il tema della manifestazione artistica ospitata nella Villa Piccolomini sull’Aurelia Antica a partire dal 15 settembre.Alle pendici del Gianicolo, in una straordinaria cornice rinascimentale, avrà infatti luogo una rassegna di eventi che si concluderà il 30 ottobre prossimo.La manifestazione è stata resa possibile grazie alla collaborazione con la Fondazione Piccolomini che da 1939 gestisce la Villa. Filo conduttore e fulcro di “Vita rilucente” è la personale dell’artista Roberta Pugno, che espone negli spazi della Villa e nel porticato prospiciente la Basilica di S. Pietro. Sono opere “che raccontano con immagini potenti nella densità della materia, le geniali intuizioni del filosofo nolano”, così Michele Ciliberto, massimo studioso internazionale di Giordano Bruno, nel saggio introduttivo di LE IMMAGINI DEL RIFIUTO, il catalogo che verrà presentato alla stampa proprio nella giornata inaugurale del 15 settembre. Alle ore 12, infatti, grazie alla collaborazione della Federlazio di Latina e di alcuni dei suoi imprenditori che hanno reso possibile la pubblicazione del volume, nella Sala Conferenze della Villa si discuterà del rapporto tra arte e nuove forme di mecenatismo, tra il fare impresa e lo spirito che animò gli uomini geniali del ‘500, come Giordano Bruno e, prima di lui, Cristoforo Colombo. Significativo in tal senso è il titolo dell’incontro “Da nessun limite costretto”, una espressione del filosofo di Nola, che, con una certa spregiudicatezza, può essere applicata oggi anche alla sfera del fare, del produrre in un certo modo, dell’economia. La libertà di pensiero, quindi, che sostiene la libertà di azione. “Riguardo alle cose potenti tutte mutarono a modo loro, ve n’è una sola che muta a modo suo tutte le cose: la fantasia dell’uomo”. Fantasia, creatività, dice Bruno, intuizione, coraggio, aggiungono gli imprenditori che, portando una manifestazione di grande livello a Roma, vogliono proporre una esperienza nata dall’idea che il bello può coniugarsi con l’utile, vogliono mettere un primo tassello di un progetto in grado di avvicinare,, culturalmente ed economicamente, Roma e le altre province del Lazio, realtà che non riescono ancora ad arricchirsi reciprocamente delle specifiche diversità. Per fare tutto ciò la Federlazio di Latina ha scelto come cornice la suggestiva Villa Cinquecentesca e il suo parco, e come contenuto, le immagini di Roberta Pugno. La pittrice, residente da pochi anni a Roma, dove è possibile visitare contemporaneamente anche la sua personale MATERIA SENSITIVA ospitata dalla Galleria Andrè di via Giulia, è autrice di opere di grande suggestione e profondità, spesso, come in questo caso, fonte di ispirazione o rapporto con altre forme espressive. Quella di Roberta Pugno è infatti una mostra concepita all’interno di un dialogo assai articolato tra immagini, suoni e parole. Nel corso della manifestazione si alterneranno settimanalmente rappresentazioni teatrali, concerti di musica antica e contemporanea, incontri con scrittori e poeti…

CORRIERE DELLA SERA  16 settembre 2005

QUADRI «STRATIFICATI» PER RICORDARE IL PENSIERO DI GIORDANO BRUNO

Villa Piccolomini riapre i battenti con una celebrazione al filosofo Giordano bruno. «Vita rilucente» è il nome della manifestazione e della mostra che sono state inaugurate ieri sera. La pittrice altoatesina Roberta Pugno, attraverso i suoi quadri, creati con una particolare tecnica di stratificazione, rievoca il pensiero del filosofo nolano. Un pensiero, quello di Bruno, che trova la sua forza di espressione proprio attraverso le immagini. Il ciclo di pitture termina con una raffigurazione altamente simbolica ed interessante: una figura femminile in blu, che indossa un sorriso beffardo, e si scaglia su una finestra della villa che ha una vista sul famoso cupolone romano. Non solo mostre, anche concerti e spettacoli.

LA PROVINCIA  19 settembre 2005

Le sue opere nella mostra “Vita rilucente” presso Villa Piccolomini. ROBERTA PUGNO ESPONE A ROMA.

Con il sostegno della Federlazio e di alcune imprese di Latina si aprirà il prossimo 15 settembre a Roma, a Villa Piccolomini, la mostra di Roberta Pugno intitolata “Vita rilucente”. E’ un omaggio alla fantasia umana e ad un secolo spartiacque nella storia: il Cinquecento. E’ un evento che, come accade sempre con la pittrice di Bolzano, travalica i modi della semplice esposizione per diventare anche occasione di incontri, convegni, momenti musicali e teatrali. Si comincerà proprio giovedì, alle 12.00, nella splendida Villa sull’Aurelia Antica, con la presentazione del catalogo relativo al ciclo di opere che Roberta Pugno ha dedicato a Giordano Bruno, mente «da nessun limite costretta», espressione dell’inquietudine e della libertà del Cinquecento. Da qualche anno l’artista si è trasferita a Roma, dove era già nota per aver esposto in diverse gallerie, pubbliche e private. La sua ricerca espressiva mette in campo il costante approfondimento di alcuni temi, affrontati sempre in stretta connessione con la storia, la letteratura e la filosofia. Ne nascono immagini di primordiale fascino, con i quadri del ciclo di ‘Gilgamesh’ o del ciclo ‘ariostesco’: opere in cui la meditazione sulla materia indistinta, pronta ad accogliere le forme per far emergere i racconti dell’arte, si lega alla fascinazione per la preistoria, il mito e l’archeologia. Tra le figurazioni astratte e forme simboliche, volti e corpi emergono come ombre tra fondi di colore scialbato e screpolato, con effetti cromatici di intensa espressività.

LA PROVINCIA  20 settembre 2005

A Roma presso Villa Piccolomini è aperta la mostra ‘Vita rilucente’ di Roberta Pugno. LA PITTURA FRA L’OMBRA E IL VERO. Opere ispirate al filosofo Giordano Bruno e alla sua grande lezione di libertà

In un libro fondamentale su Giordano Bruno, “La soglia dell’ombra”, Nuccio Ordine ha ricostruito i percorsi che nel pensiero del Nolano legano pittura e filosofia: per l’eroe della libertà di pensiero che avrebbe pagato sul rogo di Campo de’ Fiori la sua indisponibilità a sottomettersi ai dogmi dei preti e dei pedanti, il pittore e il filosofo svolgono lo stesso mestiere , che parte dall’ombra. Ma come la mera osservazione delle ombre del reale non conduce alla verità così all’artista non basta fermarsi al contorno delle cose: bisogna spingersi più in là, non imitare ma inventare, contestare la retorica delle apparenze per capire che la forma è una possibilità iscritta nelle minime molecole della materia, che la materia è viva e infinita come l’universo: anzi, è l’universo, sono alcune delle considerazioni che possono essere utili per accostarsi all’opera di Roberta Pugno, artista di Bolzano (ma ormai residente a Roma da anni) che ha accolto il filosofo rinascimentale nel catalogo delle sue ‘ossessioni’, nutrito da continui contatti fra pittura, letteratura e filosofia. A Bruno è infatti dedicato il ciclo “Le immagini del rifiuto” ora al centro di “Vita rilucente”, una bella mostra romana aperta fino al 30 ottobre presso Villa Piccolomini, sull’Aurelia Antica (catalogo con presentazione di Michele Ciliberto e testo critico di Antonella Serafini). La mostra è stata resa possibile grazie al sostegno della Federlazio di Latina e di diverse imprese pontine, nella convinzione di poter porre le basi di un nuovo meccanismo che riconosca sia nella creatività che nella produzione i segni particolari del “fare” superando anche quel certo sentimento di distacco che si registra sempre tra la nostra città e la Capitale. «Io dico l’universo tutto infinito»: è uno degli assunti straordinari delle ‘nova filosofia’ bruniana, che non aveva paura di negare che il nuovo cosmo riordinato da Copernico fosse limitato da invisibili mura, né temeva di riconoscere il ruolo infimo e in definitiva trascurabile giocato dall’animale uomo nel suo contesto. Affascinata dal percorso personalissimo e coraggioso del filosofo ‘accademico di nulla accademia’, ‘allegro nella tristezza e triste nell’allegria’, Roberta Pugno si è avvicinata da pittrice al pensiero e alla scrittura di un filosofo attentissimo alle immagini in tutte le loro implicazioni simboliche e che non di rado curava personalmente il corpo iconografico delle proprie opere: perché solo all’immagine (allegoria, ‘impresa’, ‘sigillo’) spettava il ruolo di mediatrice fra visibile e invisibile. Ma nella mostra di Villa Piccolomini non si vedono scene direttamente riferite alla vicenda umana del Nolano: non c’è Bruno che insegna in Germania o fugge in Inghilterra, né si vede il domenicano in piedi davanti ai suoi giudici che ne pronunciano la condanne per eresia. La suggestione che muove le immagini di Roberta Pugno è essenzialmente poetica (lo dimostrano i titoli delle opere, quasi tutte citazioni bruniane), e in questo comunica senza barriere con la filosofia e la scrittura di Bruno. «Ho studiato», dice l’artista, «mi sono fatta ‘materia sensitiva’». Valorizzando il tema della materia come vita infinita, Roberta Pugno riduce l’elemento figurativo nei suoi quadri a tutto vantaggio dell’indagine sulla complessità dei materiali, lavorando su superfici tormentate, screpolate, graffiate o tramate da tasselli, fili, segni: in un percorso di forme che da un lato suggerisce che l’opera è solo un frammento di un più vasto, anzi infinito, mondo che la sostiene e la giustifica – e d’altro canto indovina nelle sfumature dense, nelle trasparenze del colore la possibilità di far emergere la figura come l’ombra di un’idea nel fondo di uno specchio confuso. Questa intensa esperienza artistica proclama quello che proclama la filosofia di Bruno, la sostanziale unità di tutte le cose, l’indifferenza fra materia e anima in un cosmo in infinita trasformazione. Un cosmo che non è verità assoluta da contemplare ma la vicissitudine delle forme molteplici in cui immergersi, senza altro fine che la conoscenza pura e gratuita, perché il filosofo e il poeta, e l’artista…) non ha ‘interessi’, ne cerca denaro o potere, ma studia solo per capire il mondo, che è anche capire se stessi. Per il pensiero di Bruno, che rappresenta tuttora uno dei più alti tentativi compiuti dalla filosofia per cambiare la vita, la proiezione di un corpo operata dalla luce non è che l’inizio della conoscenza, perpetuate nello sforzo sempre frustrato di lasciare le ombre per abbracciare il vero. «L’ombra non è tenebre ma immagine di luce» .

Fabio Pedone

ADNKRONOS.COM/ SPECIALI  September 26th 2005

Rome, September 26 (Adnkronos) – “Vita rilucente. Giordano Bruno e il Cinquecento” (Resplendent Life. Giordano Bruno and the 16th Century) is the title of the show of events in progress until October 30 at the splendid Renaissance setting of Rome’s Villa Piccolomini. The main event is the one-woman show by painter Roberta Pugno, which exhibits her works ispired by Giordano Bruno in the rooms of the ancient residence and in the arcade facing Saint Peter’s Basilica.

ROMA C’E’  19 ottobre 2005

Il pensiero di Giordano Bruno che rivoluzionò la visione del mondo e la concezione dell’uomo, è trattato con levità poetica da una serie di personaggi di luci e ombre, voci narranti e un onirico personaggio femminile che volteggia in aria. L’universo, la pluralità dei mondi, lo spazio, la sostanza sensibile di cui siamo fatti, la trasformazione incessante della materia: il filosofo passa da un concetto all’altro, in una spregiudicata analisi che conserva tutte le caratteristiche di un illuminato pensiero moderno.

LATINA OGGI  22 ottobre 2005

“Vita rilucente” a Villa Piccolomini. GIORDANO BRUNO «Le voci del rifiuto».

In replica, va in scena lo spettacolo « La voci del rifiuto» atto unico su Giordano Bruno ideato e diretto da Roberta Pugno. In un movimento di luci e di ombre, voci recitanti raccontano in forma densa e pulsante lo scontro mortale tra un pensiero sul mondo e sull’uomo assolutamente nuovo e la realtà violenta dell’intolleranza. Giordano Bruno (interpretato da un attore di nuova formazione, Paolo Izzo) è un filosofo superbo e leggero con saio scuro e grande libro rosso che cammina declamando, affermando, rispondendo, in un monologo in cui si alternano volgare e latino, prosa e poesia, dialogo e commedia… sul palcoscenico tre immense sedie ricostruiscono l’Inquisizione; dal fondo una voce immobile elenca le delazioni accusatorie e legge la sentenza; «sul rogo!». Come in un sogno, una giovane donna vestita di azzurro a passi di danza e con movimenti ad arco, dipinge una possibile risposta alle domande sulla Storia… La suggestione di questa rappresentazione è resa ancora più intensa dalle presenza delle tele di Roberta Pugno, esposte negli spazi della villa stessa e nel cinquecentesco porticato.

ROMA CULTURA TEATRO  25 ottobre 2005

In un movimento di luci e di ombre voci recitanti raccontano lo scontro mortale tra un pensiero sul mondo e sull’uomo assolutamente nuovo, quello di Giordano Bruno, e la realtà violenta dell’intolleranza e della falsità. Lui, filosofo superbo, allegro quasi leggero, passa da una immagine all’altra, da un concetto all’altro: l’universo infinito, la pluralità dei mondi, lo spazio continuo, la sostanza sensibile di cui siamo fatti, la dualità dei contrari, l’incessante trasformazione della materia, l’intelligenza dell’amore e della passione. L’altro, invisibile e nero, con voce immobile ne decreta la fine. Lei ci viene incontro a passi di danza e movimenti ad arco: da dove nasce il rifiuto? Da dove nasce il coraggio? Da dove la certezza? Negli spazi della Villa e nel porticato prospiciente la Basilica di S. Pietro sono esposte opere bruniane di Roberta Pugno che ha ideato e diretto lo spettacolo fino al 30 ottobre.

IL MESSAGGERO  28 ottobre 2005

Le opere di Roberta Pugno per Giordano Bruno

Figure ascetiche, monaci da sogno e apparizioni di suggestivi volti in rosso e marrone: ecco Vita rilucente intorno a Giordano Bruno, manifestazione artistica dedicata al filosofo simbolo della lotta per libertà che sta riscuotendo gran successo nel complesso rinascimentale di Villa Piccolomini, Centro della manifestazione, che si concluderà il 30 ottobre, è la personale della pittrice Roberta Pugno che per l’occasione espone circa cinquanta opere nelle sale della villa e sotto il porticato. Il ciclo pittorico viene proposto per la prima volta nella Capitale. La pittrice ha ideato l’evento come un complesso dialogo di immagini, suoni e rappresentazioni teatrali.

IL TEMPO Roma Eventi  30 ottobre 2005

Ultimo giorno per l’arte ispirata a Giordano Bruno

Si chiuderà oggi a Villa Piccolomini la manifestazione artistica dedicata a Giordano Bruno, simbolo della lotta per la libertà di pensiero. L’esposizione intitolata «Vita rilucente intorno a Giordano Bruno e al ‘500» è ospitata all’interno del complesso rinascimentale della Fondazione Piccolomini. La Villa, l’immenso giardino e il porticato prospiciente la Basilica si San Pietro sono una cornice di rara bellezza per gli eventi dedicati all’«eretico impenitente».

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